Questo non è un romanzo, eppure ha un inizio.
Ogni cosa viva ha un inizio e ogni inizio significa vita.
Personalmente, credo nella forza degli incontri come strada per condurci un po’ oltre, appena al di là delle nostre abilità vere o presunte, delle abitudini e confortevoli certezze.
Incontrare, incontrarsi, affidarsi a un punto di vista diverso dal nostro, ad altre esperienze e talenti ci può portare in luoghi nuovi e inesplorati, laddove non saremmo giunti contando solo su di noi e sulle nostre, limitate, forze.
È con questo spirito che iniziando questa avventura ho deciso di affidarmi all’incontro con Elisabetta e Arnel di Studio Cheste perché solo attraverso il loro contributo una creatura che non assomigliasse solo a me potesse prendere forma.
In pratica, sono loro le levatrici di questo nuovo nato. Anche papà e mamma, in qualche modo.
Hanno lavorato, insieme a me, per costruire la casa in cui potrò abitare, spero in vostra compagnia, e starci bene, comodo e a lungo.
Questo incipit è per loro e per me.
E per tutti voi, naturalmente!
Buon viaggio!
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