Amo i fiori. In questo blog ce ne sono qua e là e vorrei ce ne fossero di più, sempre di più.
E quando arriva la primavera questa attrazione per i fiori diventa una chiamata quotidiana, quasi un modo nuovo di guardare il mondo intorno, un paio di lenti colorate, impalpabili e cangianti.
Eppure l’ispirazione per questa ricetta non viene dai fiori. Strano, ma vero.
L’idea è arrivata pensando ai colori [quelli sì, in comune con i fiori] e soprattutto all’abbinamento mela-cappuccio, due amanti perfetti: fresca, croccante e spensierata l’una e intenso, pungente e di carattere deciso l’altro. Questo matrimonio s’ha da fare.
A celebrare le nozze il profumo finale del tartufo che mi piace tanto e mi ricorda dove e perché mi sono ispirato per questa ricetta: primi giorni [freddissimi] del 2015, vacanza gastronomica a Urbino e un notevole pranzo all’Osteria da la Stella. Un indirizzo di assoluto livello in pieno centro a Urbino e in menu una vellutata di cavolo cappuccio a cui non avevo dato prima d’allora nessuna chance.
Sbagliando. E di grosso.
Tanto da portarmi a casa ricordo e suggerimento con l’idea chiara in mente di ricreare quella ricetta con calma nel mio regno, magari apportando qualche piccola [inevitabile…] modifica, perché la creatività è una bestia difficile da domare 😉
Omaggio a Urbino dunque, ai colori, alla primavera e, bè, certo, alla voglia di cremosità, che quella veramente non manca mai a CasaPravas…
A far compagnia ai suddetti amanti perfetti c’è la terza assolutamente non incomoda: come forse sapete [se avete letto qua] nella mia cucina non faccio uso di patate e scelgo invece una variante moooolto più preziosa, sana e nutrizionalmente interessante di tubero ovvero la batata.
Questa che trovate in ricetta è coltivata in Italia, biodinamica e buonissima! Dalla sua parte una lunga lista di benefici effetti a cui si aggiunge il non trascurabile fatto che può essere usata esattamente come una patata tradizionale. Nel mio caso, dona cremosità e consistenza alla vellutata, oltre che un gusto delicato e non invadente.
Inutile che dica che la ricetta è facile facile e pure veloce, perché basta che provate e lo verificherete da soli…
Siete pronti? Partiamo. In questo momento distate solo 30 minuti da questa meraviglia per gli occhi e il palato!
Ve ne innamorerete perché questa vellutata è
Cremosa
Coloratissima
Elegante
Piacevolmente insolita
Ricca & nutriente
Gluten-free
Kid-friendly
Molto facile da fare
30 minuti & 7 ingredienti
Con un prezioso profumo di tartufo,
che è un po’ come Re Mida: trasforma in oro tutto ciò che tocca…
Allora, afferrate uno degli ultimi cappucci viola della stagione e mettete le mani su questa vellutata e se volete fatemi sapere come è andata lasciando un commento o [ancora meglio!] scattando una foto e taggando #casapravas su Instagram, sarà un fiorire di giardini primaverili!
Vellutata di cappuccio e batata
Ingredienti:
- 2 tazze di cappuccio viola, affettato
- 1,5 tazze batata, pelata e tagliata a tocchetti
- 1/2 cipolla
- 1 cucchiaio olio EVO
- 2 cucchiai brodo vegetale in polvere
- 1 mela, pelata e tagliata a cubetti
- 3 tazze di acqua calda
- 1 rametto di rosmarino
- 1 cucchiaino di sumac
- 1 cucchiaino sale marino integrale
- fiori eduli e olio al tartufo per servire
Procedimento:
- Per prima cosa, pelare e tagliare a cubetti la batata, affettare il cappuccio e pelare e tagliare a cubetti la mela.
- In una ciotolina mettere la mela, cospargerla con poco succo di limone perchè non annerisca e poi ricoprirla con il sumac. Mescolare bene in modo da ricoprire la mela con la spezia. Lasciare da parte.
- In un robot da cucina tritare la cipolla.
- In una casseruola scaldare l’olio a fiamma media poi aggiungere la cipolla tritata e il rosmarino e far dorare qualche minuto.
- Aggiungere cappuccio e batata nella casseruola, rosolare 5 minuti. Rimuovere il rosmarino.
- Unire l’acqua e il brodo in polvere. Far bollire per circa 15 minuti.
- Frullare con frullatore a immersione fino a ottenere una vellutata liscia. Aggiustare di sale.
- Servire calda con i cubetti di mela al sumac, i fiori e un filo di olio al tartufo.
Lascia una risposta